Questa politica sui cookie è stata aggiornata l'ultima volta il 24/02/2024 e si applica ai cittadini e ai residenti permanenti legali dello Spazio Economico Europeo e della Svizzera.
Il nostro sito web, https://www.bericiclimbs.com (di seguito: "il sito web") utilizza i cookie e altre tecnologie correlate (per comodità tutte le tecnologie sono definite "cookie"). I cookie vengono anche inseriti da terze parti che abbiamo ingaggiato. Nel documento sottostante ti informiamo sull'uso dei cookie sul nostro sito web.
I cookie sono dei semplici file spediti assieme alle pagine di questo sito e salvati dal tuo browser sul disco rigido del tuo computer o altri dispositivi. Le informazioni raccolte in essi possono venire rispediti ai nostri server oppure ai server di terze parti durante la prossima visita.
Uno script è un pezzo di codice usato per far funzionare correttamente ed interattivamente il nostro sito. Questo codice viene eseguito sui nostri server o sul tuo dispositivo.
Un web beacon (o pixel tag) è un piccolo, invisibile pezzo di testo o immagine su un sito che viene usato per monitorare il traffico di un sito web. Per fare questo, diversi dati su di te vengono conservati utilizzando dei web beacon.
5.1 Cookie tecnici o funzionali
Alcuni cookie assicurano il corretto funzionamento del sito e che le tue preferenze rimangano valide. Piazzando cookie funzionali, rendiamo più facile per te visitare il nostro sito web. In questo modo non devi inserire ripetutamente le stesse informazioni quando visiti il nostro sito web, per esempio, l'oggetto rimane nel tuo carrello finché non hai pagato. Possiamo piazzare questi cookie senza il tuo consenso.
5.2 Cookie statistici
Utilizziamo i cookie statistici per ottimizzare l'esperienza del sito web per i nostri utenti. Con questi cookie statistici otteniamo approfondimenti sull'uso del nostro sito web. Chiediamo il tuo permesso per piazzare cookie statistici.
5.3 Cookie di marketing/tracciamento
I cookie di marketing/tracciamento sono cookie o qualsiasi altra forma di memorizzazione locale, utilizzati per creare profili utente per visualizzare pubblicità o per tracciare l'utente su questo sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
5.4 Social media
Sul nostro sito web abbiamo inserito contenuti per promuovere le pagine web (ad es. "mi piace", "pin") o condividerle (ad es. "tweet") su social network. Questo contenuto è incorporato con codice derivato da terze parti e inserisce cookie. Questo contenuto potrebbe memorizzare ed elaborare alcune informazioni per la pubblicità personalizzata.
Leggi l'informativa sulla privacy di questi social network (che possono cambiare regolarmente) per sapere cosa fanno con i tuoi dati (personali) che processano usando questi cookie. I dati ottenuti vengono anonimizzati quanto possibile.
Funzionale
Usiamo Pagebuilder (Various) per design del sito web. Leggi tutto
Questi dati non sono condivisi con terze parti.
Funzionale
Usiamo WordPress per sviluppo del sito web. Leggi tutto
Questi dati non sono condivisi con terze parti.
Statistiche (anonimo)
Usiamo Elementor per creazione di contenuti. Leggi tutto
Questi dati non sono condivisi con terze parti.
Funzionale
Usiamo Jetpopup per creazione di popup. Leggi tutto
Questi dati non sono condivisi con terze parti.
Pubblicità
Usiamo Google Fonts per mostrare i webfont. Leggi tutto
Per ulteriori informazioni, si prega di leggere Google Fonts Dichiarazione sulla Privacy.
Pubblicità
Usiamo Google reCAPTCHA per prevenzione dello spam. Leggi tutto
Per ulteriori informazioni, si prega di leggere Google reCAPTCHA Dichiarazione sulla Privacy.
Pubblicità
Usiamo YouTube per mostrare video. Leggi tutto
Per ulteriori informazioni, si prega di leggere YouTube Dichiarazione sulla Privacy.
Scopo in attesa di indagine
La condivisione dei dati è in attesa di indagine
Quando visiti il sito web per la prima volta, noi mostreremo un popup con una spiegazione dei cookie. Appena clicchi su "Salva preferenze", dai il permesso a noi di usare le categorie di cookie e plugin come descritto in questa dichiarazione relativa ai popup e cookie. Puoi disabilitare i cookie attraverso il tuo browser, ma prendi in considerazione, che il nostro sito web potrebbe non funzionare più correttamente.
7.1 Gestisci le tue impostazioni di consenso
Puoi usare il tuo browser per cancellare automaticamente o manualmente i cookie. È anche possibile specificare che determinati cookie non possono essere piazzati. Un'altra opzione è quella di modificare le impostazioni del tuo browser internet in modo da ricevere un messaggio ogni volta che viene inserito un cookie. Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultare le istruzioni nella sezione Guida del tuo browser.
Tieni presente che il nostro sito web potrebbe non funzionare correttamente se tutti i cookie sono disabilitati. Se cancelli i cookie nel vostro browser, essi verranno nuovamente inseriti dopo il consenso fornito quando visiterete nuovamente il nostro sito web.
Hai i seguenti diritti relativi ai tuoi dati personali:
Per esercitare questi diritti, non esitate a contattarci. Si prega di fare riferimento ai dettagli di contatto in fondo a questa Cookie Policy. Se hai un reclamo su come gestiamo i tuoi dati, vorremmo sentirti, ma hai anche il diritto di presentare un reclamo all'autorità di vigilanza (l'Autorità per la Protezione dei Dati).
Per domande e/o commenti riguardo la Cookie Policy e questa dichiarazione, per favore contattaci usando i seguenti dati di contatto:
Italia
Sito web: https://www.bericiclimbs.com
Email:
Questa politica sui cookie è stata sincronizzata con cookiedatabase.org il 24/02/2024.
©Berici Climbs – All Rights Reserved | Privacy Policy – Cookies Policy | Credits
Michele Scarponi, la carismatica “Aquila di Filottrano”
Michele Scarponi (1979- 2017), soprannominato l’Aquila di Filottrano (paese in provincia di Ancona di cui era originario) per le sue capacità di scalatore su ruota di montagna, ha lasciato di sé un ricordo indelebile.
Era un corridore completo, dicono di lui gli esperti, capitano e gregario nello stesso tempo, attaccante e fantasioso, leader carismatico grazie all’ironia, l’intelligenza, la sensibilità e capacità di stemperare anche le situazioni più delicate di cui era dotato.
Professionista nel 2002, ha raggiunto i risultati migliori nel triennio 2011-2013, con le vittorie al Giro d’Italia (primo dopo la squalifica di Alberto Contador per doping), alla Tirreno-Adriatico e al Giro del Trentino.
Sempre pronto alla battuta, è stato un grande ciclista, ma soprattutto “una figura che ha fatto bene al ciclismo”, scrivono Gregorio e Magrini. È morto in un incidente mentre si allenava a pochi giorni dall’inizio del Giro d’Italia 2017.
Giovanni Battaglin iniziò a scalare montagne per tornare a casa a mangiareForse la carriera di scalatore di Giovanni Battaglin era scritta nel destino: «Sono nato su una collina vicino a Marostica (Vicenza) e ogni volta che dovevo tornare a casa mi toccavano 6 km di salita. Se volevo mangiare dovevo farli. Evidentemente era già scritto lì che dovessi fare lo scalatore». Classe 1951, professionista dal 1973, era un corridore completo: a suo agio sui tornanti delle montagne, riusciva a dare il meglio anche nelle tappe a cronometro e in quelle più pianeggianti. Nel 1981 toccò l’apice della sua carriera con la doppia vittoria al Giro d’Italia e alla Vuelta di Spagna, coronando anni di imprese, come ricorda lui stesso: «Il 1979 è stato l’anno in cui andavo più in forte. In salita facevo quello che volevo». Non rinunciava all’eleganza: per lui un corridore doveva indossare calze bianche, avere il nastro bianco del manubrio sempre pulito e calzare scarpe lucide.
Claudio Chiappucci arrivava sempre secondo, ma emozionava più di chiunque altro
Claudio Chiappucci, soprannominato El Diablo, nato a Uboldo (Varese) nel 1963 affrontava le salite in bici dando tutto sé stesso, anche a costo di rimetterci in termini di classifica.
Professionista dal 1985, è la vittoria della XIII tappa del Tour de France del 1992, da Saint-Gervais-les-Bains e Sestriere, a farlo entrare nella leggenda: una fuga di 193 km conclusa al primo posto in lacrime tra due ali di folla impazzita.
Con tre podi al Giro e tre al Tour fra 1990 e 1993 Chiappucci era passato alle cronache come l’eterno secondo: incapace di vincere, ma capace di conquistare i cuori dei tifosi con le sue azioni fatte di fantasia, azzardo e poca logica.
Ancora oggi viene ricordato come uno degli scalatori più elettrizzanti di sempre.
Vincenzo Nibali quando correva attaccava come uno squalo Vincenzo Nibali, classe 1984, nato a Messina e noto come lo Squalo per la sua attitudine aggressiva nella corsa, ha vinto due Giri d’Italia, un Tour de France, una Vuelta di Spagna, due Giri di Lombardia e una Milano-Sanremo: risultati che hanno suggellato una carriera partita da lontano, quando a 15 anni lasciò la sua Sicilia per trasferirsi in Toscana e inseguire il sogno di diventare professionista. Il sogno si realizzò nel 2005 dando il via a una splendida carriera sportiva, apprezzata dagli appassionati e dagli esperti del settore, come Francesco Moser, asso del ciclismo degli anni ’50. Nibali ha annunciato l’addio alle due ruote l’11 maggio 2022 dopo la quinta tappa del Giro d’Italia da Catania a Messina abbracciato dalla gente: “una cornice perfetta per una decisione così importante”, si legge nel saggio di Gregorio e Magrini.
Professionista dal 1934 al 1954, soprannominato Ginettaccio per via del suo carattere, vinse tre Giri d’Italia, di cui due consecutivi, (1934 1935, 1936) e due Tour de France (1938, 1948), oltre a numerose altre corse tra gli anni trenta e cinquanta, tra le quali spiccano quattro Milano-Sanremo e tre Giri di Lombardia.
In particolare la sua vittoria al Tour de France 1948, a detta di molti, contribuì ad allentare il clima di tensione sociale in Italia dopo l’attentato a Palmiro Togliatti. La carriera di Bartali fu comunque notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, sopraggiunta proprio nei suoi anni migliori; nel 2013 è stato dichiarato Giusto tra le nazioni per la sua attività a favore degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
Riconosciuto come uno dei più grandi corridori italiani e mondiali di sempre, fu grande avversario di Fausto Coppi, di cui era più vecchio di cinque anni: leggendaria fu la loro rivalità, che divise l’Italia nell’immediato dopoguerra (anche per le presunte diverse posizioni politiche dei due): celebre nell’immortalare un’intera epoca sportiva – tanto da entrare nell’immaginario collettivo degli italiani – è la foto che ritrae i due campioni mentre si passano una bottiglietta d’acqua durante l’ascesa al Col du Galibier al Tour de France 1952.
Professionista dal 1939 al 1960, soprannominato il Campionissimo o l’Airone, fu il corridore più famoso e vincente dell’epoca d’oro del ciclismo ed è considerato uno dei più grandi e popolari atleti di tutti i tempi.[1][2][3] Formidabile passista, eccezionale scalatore e dotato di un buono spunto veloce, era un corridore completo e adatto ad ogni tipo di competizione su strada.[3]
S’impose sia nelle più importanti corse a tappe sia nelle maggiori classiche di un giorno. Vinse cinque volte il Giro d’Italia (1940, 1947, 1949, 1952 e 1953), record condiviso con Binda e Merckx, e due volte il Tour de France (1949 e 1952), diventando anche il primo ciclista a conquistare le due competizioni nello stesso anno. Fra i successi nelle gare in linea vanno ricordate le cinque affermazioni al Giro di Lombardia (1946, 1947, 1948, 1949 e 1954), record, le tre vittorie alla Milano-Sanremo (1946, 1948 e 1949) e i successi alla Parigi-Roubaix e alla Freccia Vallone nel 1950. Vinse il Campionato del mondo nel 1953 e primeggiò anche nel ciclismo su pista, vincendo il Campionato del mondo d’inseguimento nel 1947 e nel 1949. Fu primatista dell’ora (con 45,798 km) dal 1942 al 1956.
Leggendaria fu la sua rivalità con Gino Bartali, che divise l’Italia nell’immediato dopoguerra (anche per le presunte diverse posizioni politiche dei due).
Coppi è anche noto per aver cambiato l’approccio alle competizioni ciclistiche, grazie al suo interesse per la dieta, per gli sviluppi tecnici della bicicletta, per i metodi di allenamento e la medicina sportiva. Le sue imprese e le tragiche circostanze della morte (dovuta a una malaria non diagnosticata) ne hanno fatto un’icona della storia sportiva italiana, di popolarità e fama ancora oggi immutate.
Marco Pantani l’indimenticato “Pirata” riuscì a vincere il Giro d’Italia e il Tour de France nello stesso annoIl romagnolo Marco Pantani (1970-2004) era unico “per il modo tutto suo di scattare, di alzarsi sui pedali, di fare il vuoto. E di emozionare le folle… Non solo l’ultimo a vincere Giro e Tour nello stesso anno, ma con addosso i crismi e i tratti dello scalatore puro”. Professionista nel 1992, con quella doppietta al Giro d’Italia e al Tour de France del 1998, il Pirata (come venne soprannominato per la bandana che portava sempre) entrò nella leggenda del ciclismo così come le sue vittorie di tappa su alcune delle montagne più iconiche di questo sport: Plan di Montecampione e Les Deux Alpes (1998), Oropa (1999) e Courchevel (2000).
Una vittoria, quest’ultima, che giunse dopo il discusso stop al Giro d’Italia del 1999: con la vittoria finale in pugno, i controlli del sangue riscontrarono un tasso di ematocrito superiore al 50 per cento, segno di un possibile uso di doping. Alcuni parlarono di un complotto, ma Pantani fu escluso dalla corsa: entrò in depressione e iniziò a far uso di cocaina. Dopo il ritorno in attività del 2000, faticò a ritrovare la forma e la forza di prima. Il 14 febbraio 2004 venne trovato senza vita in un albergo di Rimini: apparente causa della morte, un’overdose di cocaina e psicofarmaci, ma la circostanza è tuttora oggetto di inchiesta. Nonostante gli strascichi giudiziari e le polemiche, Pantani è rimasto nel cuore di tutti: non solo degli appassionati delle due ruote, ma anche di chi non sa nulla di bici. Marco amava il ciclismo in modo viscerale. Il mondo del ciclismo, per questo, lo ha amato.
La medaglia di bronzo per il brevetto Berici Climbs, si sono conquistate almeno 80 salite dell’intero parco!
Congratulazioni!
La medaglia di argento per il brevetto Berici Climbs, si sono conquistate almeno 90 salite dell’intero parco!
Congratulazioni!
La medaglia d’oro per il brevetto Berici Climbs, si sono conquistate tutte le magnifiche 100 salite dell’intero parco! Siete diventati i Re o le Regine del più grande parco cicloturistico d’Italia!
“This is not a joke .. you are the KING or QUEEN of Berici Climbs!”
Puoi scegliere tre tipi di donazioni alla Fondazione Michele Scarponi:
Per donare con bonifico bancario usa queste coordinate:
IBAN: IT81N0854937360000000040274
Intestato a: Fondazione Michele Scarponi ETS
Causale: Nome e Cognome Contest Brevetto dei Berici
Puoi donare attraverso il tuo account Paypal o pagare con Carta di credito.
Inserisci nel messaggio: Nome e Cognome Contest Brevetto dei Berici
Per donare con bonifico bancario usa queste coordinate:
IBAN: IT81N0854937360000000040274
Intestato a: Fondazione Michele Scarponi ETS
Causale: Nome e Cognome Contest Pedala Scatta Sogna Berici Climbs
Puoi donare attraverso il tuo account Paypal o pagare con Carta di credito.
Inserisci nel messaggio: Nome e Cognome Contest Pedala Scatta Sogna Berici Climbs
Sul profilo altimetrico si possono identificare le varie fasce di difficoltà (pendenza espressa in %) della salita distinguibili in 5 tipologie di colori:
Verde
pendenze facili comprese tra 0% e 2,9%
Azzurro
pendenze medio/facili comprese tra 3% e 5,9%
Giallo
pendenze medio/difficili comprese tra 6% e 8,9%
Rosso
pendenze difficili comprese tra 9% e 14,9%
Viola
pendenze molto difficili superiori al 15%
Salita Nera
Salita molto difficile adatta solamente a ciclisti esperti ed allenati
Salita Rossa
Salita difficile per ciclisti che hanno un grado di preparazione elevato
Salita Gialla
Salita medio/difficile per ciclisti che hanno un grado di preparazione medio/alto
Salita Azzurra
Salita medio/facile per ciclisti che hanno un minimo di preparazione
Salita Verde
Salita facile per principianti
Punteggio
Ad ogni salita è stato attribuito un punteggio che indica il posizionamento della stessa in una scala di livello di difficoltà. Con il numero 1 è stata identificata la salita più semplice, con il numero 100 è stata identificata la salita più difficile.
Lunghezza
Indica la lunghezza in km della salita dal punto di partenza al punto di arrivo
Pendenza media
Indica la pendenza media espressa in % dell’intera salita
Pendenza Massima
Indica la pendenza massima espressa in % toccata nella salita
Dislivello
Indica il dislivello positivo in metri (relativo solo alla parte di salita) dal punto di partenza al punto di arrivo della salita
Pavimentazione
Indica la tipologia di pavimentazione della salita